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CTH 716.1

Citatio: F. Fuscagni (ed.), hethiter.net/: CTH 716.1 (TX 02.03.2011, TRit 14.02.2011)



§ 1
1
--
[]
1
A1
Ro I 1 [ ... ] Ro I 2 [ ...
2
--
2
A1
3
--
[ ... ] x x x []
3
A1
Ro I 3 ␣␣[] x x x [
4
--
[ ][]
4
A1
Ro I 4 ␣␣[][]
5
--
5
A1
§ 1
1 -- [Quando il sacerdote ḪAL evoca IŠTAR di Ninive da … ]1
2 -- [allo]ra pr[ende] queste cose :
3 -- [ … ] … [ … ]
4 -- [ … ] … . [ … ]
5 -- [ … ] ␣␣␣¬¬¬
Alla luce del forma verbale alla 3a pers. sing. pres. attestata in Ro I 8, appare meno probabile un'integrazione d[a-an-zi], interpretando il verbo come forma di impersonale “(queste cose) si prendono”. Ad ogni modo, il confronto con KUB 15.34+ Ro I 3 (CTH 483), rituale di evocazione in parte analogo a CTH 716, suggerisce che la frase “ciò prende”, introduca l'elenco dei materiali che dovranno servire allo svolgimento del rituale. È, perciò, plausibile che contrariamente a quanto riportato nell'autografia in KUB 15, qui non si tratti di Ro I 1, ma di Ro I 2, dal momento che nella prima riga sarà certamente contenuto il vero e proprio incipit del rituale, con il sacerdote che compie la cerimonia (il ḪAL nel caso di CTH 716), la divinità per la quale si compie il rituale e i luoghi da cui quest'ultima viene evocata. Sempre sulla base del confronto con KUB 15.34+ e con altri rituali di evocazione analoghi, le righe iniziali dovevano recitare all'incirca nel modo seguente: (1) [ma-a-an ḪAL DIŠTAR URUNi-nu-wa IŠ-TU ... ] (2) [ ... ḫu-it-ti-ia-az-zi n]u ki-i d[a-a-i].
1
Per questa traduzione cfr. n. 1 alla traslitterazione.

Editio ultima: Textus 02.03.2011; Traductionis 14.02.2011